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Napoli: il problema della manovra e l’incidenza degli infortuni e dei tanti impegni

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Con il Granada il Napoli rimedia l’undicesima sconfitta della stagione e rischia di uscire anche dall’Europa League. 

In  attesa del ritorno in programma giovedì prossimo, nella gara d’andata sono ritornati i vecchi problemi di questa squadra, mascherati dalla vittoria di carattere contro la Juventus.

Dal punto di vista tattico il problema del Napoli resta sempre la manovra. Il problema non è in sé per sé la costruzione dal basso ma la distanze che si creano tra i reparti. Lo abbiamo visto anche dopo la sconfitta con il Genoa: spesso e volentieri il portatore di palla ha poche soluzioni.

Se da un lato gli infortuni o le assenze di calciatori importanti chiaramente compromettono una determinata tipologia di gioco, dall’altro incide anche l’impossibilità di allenarsi sfruttando la settimana tipo.

D’altro canto, l’unico momento in cui si è potuto apprezzare un Napoli spettacolare, in grado di segnare tanto e subire un solo gol in 3 partite è stato proprio all’inizio della stagione. Allora gli azzurri avevano una sola partita a settimana e hanno vinto in scioltezza contro Parma, Genoa e Atalanta, tre squadre con le quali si è faticato nelle partite di ritorno o, per quanto riguarda i nerazzurri, in Coppa Italia.

Se malauguratamente si dovesse uscire con il Granada dall’Europa League, senza dubbio l’attenzione si concentra sulla possibilità di vedere se il Napoli, grazie ad un minor numero di impegni,  può tornare ad essere la bella squadra vista ad inizio campionato.

 

 

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