Serie A

Prandelli in conferenza: “Domani mi aspetto un atteggiamento positivo, non di rinuncia”

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L’allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza stampa della vigilia del match con il Napoli. 

“Questione stadio? Non ci deve condizionare. La squadra sta facendo il possibile per dimostrare che possiamo costruire qualcosa di importante. Spero Commisso non perda l’entusiasmo, sarebbe grave. Da fastidio a qualcuno? Entriamo in un ginepraio politico dal quale voglio restar fuori.

Domani mi aspetto un atteggiamento positivo e non di rinuncia. Quando giochi contro le grandi squadre non dico che devi giocare a viso aperto ma con idee precise e la voglia di superare tutti i limiti.

Se proponi le due punte devi avere un centrocampo solido. Poi se hai la qualità di Ribery e Callejon io ho il dovere di insistere su questa qualità.

La presenza della proprietà fisicamente è importante per tutte le proprietà. Ti da un’ulteriore carica perché i giocatori sanno che devono avere più attenzione e più concentrazione.

Dobbiamo vedere l’ultimo allenamento per valutare se gli infortunato hanno recuperato ma in questo momento non posso ancora dirlo.

Kouamè? Un ragazzo serio, motivato, che lavora molto per migliorare sempre e sta cercando di capire come fare meglio lo smarcamento, il primo controllo e l’attacco alla porta. E’ un attaccante moderno che può fare l’attaccante centrale ma anche sugli esterni.

Affrontiamo una squadra che nel complesso sta giocando insieme da molto tempo. La qualità tecnica è straordinaria e riescono a chiudere azioni anche con scelte individuali.

L’errore che possiamo commettere con il Napoli è stare troppo bassi perché correremmo grossi pericoli.

Gattuso è stato straordinario a recuperare un calciatore straordinario come Lozano. Bravo a motivare il calciatore a giocare in quel ruolo, che può fare gol e che si sono due fasi.

Il Napoli è una squadra competitiva che litta per i vertici e che ha grande esperienza anche europea.

Giocare al Maradona? Quando si parla di Maradona l’aspetto più importante è che anche i calciatori che sono stato avversari hanno avuto la capacità di conoscere l’uomo Maradona che è piaciuto a tutti e poi ha fatto sognare i bambini. Il fatto che lo stadio è intitolato a lui si percepisce una grande emozione”.

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