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Senti chi parla – l’intervista ad Annalisa Pennino

Annalisa Pennino, di origini beneventane ma a Napoli ormai da diversi anni, attrice eclettica, dolce ma al tempo stesso determinata proprio come Ada, il personaggio che riveste nella longeva e molto seguita soap opera della Rai, Un posto al Sole.

A cura di Valeria Grasso:

Valeria Grasso


Nella fiction, ripresa in TV dal 29 agosto, da quattro anni Annalisa è una infermiera, un ruolo che è cresciuto piano piano nel tempo: in questi giorni in particolare evidenza, visto che la storia si sviluppa per alcune vicissitudini proprio nelle corsie dell’ospedale. Laureata in giurisprudenza eppure incline all’arte, che ha approfondito nella recitazione e non solo, impegnata anche nel sociale.

Ci racconti l’esperienza di attrice in una soap così popolare e con una ‘famiglia’ di colleghi tanto amati

Ho iniziato in Un Posto al Sole nel 2018. La prima volta che ho girato ero emozionatissima, volevo dare il meglio. Sono stati tutti carini e disponibili. Ho trovato subito una persona protettiva e gentile, Emanuela Ritondo, la segretaria di produzione che assiste gli attori. Lei mi ha seguito passo dopo passo. Mi ha messo a mio agio e mi ha accompagnato sul set presentandomi tutti. Sul set sono stata seguita dal bravissimo coach di recitazione Luciano Nozzolino. La prima volta, ricordo che ho girato con Riccardo Polizzy Carbonelli, bravissimo attore e persona simpaticissima.

In seguito, ho girato con diversi protagonisti di Un Posto al Sole e devo dire che sono stati tutti molti professionali e disponibili. Attualmente lavoro spesso con Marina Giulia Cavalli (dott.ssa Ornella Bruni), Giorgia Gianetiempo (Rossella Graziani) e Mauro Racanati (dott. Riccardo Crovi), persone squisite anche fuori dal set. Mi trovo in un ambiente di lavoro professionale e organizzato in tutti i suoi settori: produzione, costumi, fotografia ecc. Insomma, è un lavoro di squadra dove emergono qualità professionali ed umane.

Sono felice di far parte di questa famiglia perché ogni volta che vado sul set è come se stessi a casa mia e questo aiuta tantissimo nella recitazione”.

In cosa pensa di assomigliare di più al suo personaggio e in cosa invece è totalmente diversa da lei?

In generale ho sempre amato molto la medicina. Dopo la laurea in giurisprudenza ho, infatti, conseguito un master in “Gestione del rischio clinico nelle strutture sanitarie” ed ho praticato un periodo di tirocinio presso L’Ospedale Monaldi di Napoli.

Il fatto che mi abbiano scelta per interpretare il ruolo di “Infermiera Ada” mi ha reso molto felice, sia perché come dicevola medicina è stata sempre oggetto di interesse da parte mia, sia perché in passato sono stata anche una paziente avendo avuto un gravissimo incidente d’auto. Sono stata infatti ricoverata circa un mese presso l’Ospedale Santa Maria di Terni e nel corso degli anni ci sono ritornata più volte per controlli. Ho comunque un bellissimo ricordo dei medici e degli infermieri che mi hanno curato. Con il dott. Angelo Rozzi, che mi operò all’epoca, siamo diventati grandi amici. Quest’esperienza sicuramente ha arricchitoil mio personaggio.

Ho in comune con Ada il modo di approcciare alle persone, sempre in maniera gentile, sensibile e disponibile. Lei è come me attenta e scrupolosa, svolge il suo lavoro in maniera professionale e diligente. Rispetto al personaggio, molto solare ed espansivo, io forse sono un tantino più riservata nella mia quotidiani”.

Come è nata la passione per la recitazione e come si è formata artisticamente?

Da piccola amavo guardare molti film e fiction, mi affascinava il fatto di poter fantasticare con i personaggi, cambiare ruolo, aspetto, ambienti, il tutto mi dava un senso di libertà. Ho sempre conservato dentro di me questa passione, per anni ho dato priorità allo studio ma poi dopo la laurea ho capito che per sentirmi felice ed appagata dovevo coltivarla. Undici anni fa, ho frequentato una scuola di recitazione a Roma, ho fatto qualche esperienza su altri set, poi però mi sono dovuta dedicare di nuovo ad altro. Sei anni fa mi sono sposata e trasferita a Napoli.

Abitando in una città che ti permette di coltivare più interessi ho ripreso di nuovo la mia passione più grande, la recitazione e quindi i provini.

Da circa un anno frequento a Napoli, la Cinemafiction, scuola di recitazione diretta da Armando Ciotola e Antonio Acampora, persone competenti e professionali. Sono convinta che lo studio, la formazione, l’aggiornamento continuo in tutti i settori e in questo caso nel mio sono indispensabili per andare avanti, perfezionarsi e dare il meglio”.

Si è avvicinata negli ultimi anni anche alla musica. Come proseguono i suoi studi in tal senso?

Durante questi 4 anni ho scoperto anche un’altra passione: il pianoforte.

Ho sempre ascoltato volentieri la musica classica e vedere gli altri suonare il piano mi ha sempre entusiasmato ma sinceramente non ho mai pensato che un giorno potessi suonarlo anche io. Tutto è partito da un giochino con l’Ipad che simulava la tastiera del piano, ho capito che magari potevo provare con un pianoforte vero. Il destino mi ha fatto poi incontrare 2 persone splendide che hanno una scuola di musica qui a Napoli, Pino Balzano e sua moglie Rosaria Irollo.

Rosaria è un’insegnante eccezionale, intuitiva, che sa trarre dagli allievi il meglio. Con lei sono partita da zero e in pochi anni ho raggiunto degli ottimi risultati. Il suo metodo è fantastico e riesco già a suonare dei pezzi di Bach, Mozart e Beethoven. La musica richiede molto impegno e dedizione ma ti anche molte soddisfazioni. A breve riprenderò con le lezioni. Cerco di organizzare le giornate in modo da non trascurare nulla, sono una persona molta attiva: quando si ama quello che si fa è piacevole e appagante”.

Felicemente sposata con Guido Baldari, ufficio stampa della SSC Napoli. Anche qui un ruolo importante, se si considerano i tanti impegni che ha un club in serie A, ai vertici della classifica da tanti anni.  Come vive il suo rapporto con il calcio?

Devo confessare che in passato non sono mai stata una grande appassionata di calcio, ho sempre seguito le partite ma solo in compagnia di amici e parenti. Poi da quando ho incontrato 7 anni fa l’Amore cioè mio marito Guido, ho cambiato idea.

Andare allo Stadio, vivere da vicino tutto quello che c’è dietro ad uno sport così amato, all’immenso lavoro di tutto lo staff tecnico e dirigenziale mi ha coinvolto tantissimo.

Oggi sono una tifosa appassionata, seguo volentieri tutte le partite sia allo stadio che da casa quando il Napoli gioca fuori.

Soffro e gioisco con loro tutti i momenti, sia quelli difficili che quelli felici. Con mio marito capita spesso che nel weekend non ci vediamo per lavoro però la cosa carina è che posso vederlo in tv e lui può vedere me in qualche puntata di Un Posto al Sole”.

Un’altra sua grande passione riguarda gli animali, in particolare per i gatti, vero che ne ha sei?

Ho sempre adorato gli animali in generale, ne ho avuti tanti e ho cercato sempre di aiutare e salvare quelli in difficoltà.

Ho un rapporto particolare con i gatti, sono animali misteriosi, esteticamente perfetti, sensibili e intelligenti.

Quando mi sono trasferita a Napoli mio marito non voleva gatti in casa 😊, in realtà lui ha avuto solo cani. Dopo circa 1 anno dal nostro matrimonio abbiamo salvato un gattino, aveva appena 10 giorni, lo abbiamo allattato con il biberon e chiamato Marek in onore di Hamsik, ex capitano del Napoli.

Con Marek, Guido ha cambiato completamente parere sui gatti, in un certo senso come è successo a me con il calcio. Ha capito che sono speciali, che hanno bisogno di protezione e a modo loro sanno darti tantissimo affetto.

Dopo Marek ne abbiamo salvati quasi uno all’anno. È successo anche in occasione del ritiro del Napoli, a Dimaro, e infatti l’abbiamo chiamato Sole proprio in ricordo della Val di Sole. Adesso ne abbiamo sei e diciamo che c’è ancora spazio per un altro. A sette però ci fermiamo…! Almeno spero 🙂

Comunque, oltre ai nostri gattini quando possiamo cerchiamo di aiutare altri mici in difficoltà. In auto Guido porta sempre un pacco di crocchette pronte per sfamare qualche micio bisognoso.Diamo anche un aiuto alla nostra cara amica Stefania Diaco che gestisce un gattile e che sacrifica la sua vita per i gatti.

Cerchiamo di far adottare i mici che lei con altre volontarie salvano dalla strada o da situazioni difficili. Ci dovrebbe essere più sensibilità da parte di tutti verso gli animali. Aiutarli regala serenità e riempie la nostra vita di gioia. L’indifferenza è il peggior nemico del mondo”.

Annalisa Pennino Annalisa Pennino

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