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Siamo in Italia, ci puo’ stare

Il politichese che lo ha sempre contraddistinto, ieri sera lo ha abbandonato improvvisamente.

Il savoir faire che ha costantemente condito la sua immagine è andato di colpo a farsi benedire. Quello che si è presentato alle telecamere nel post gara di Napoli-Juventus è stato senza dubbio un Rafa Benitez inedito.
Una polemica feroce, la sua, resa ancora più incisiva da un sarcasmo che invece di smussarne i toni ne ha acuito il senso. “Ci può stare” – questa l’espressione ripetuta più volte dal tecnico del Napoli. Una frase che denudata di ironia ha voluto significare: quando incontri la Juventus è normale accada.

Un’accusa pesante, grave. Un’esternazione che cade violentemente a picco sul calcio italiano macchiandolo indelebilmente.

Dinanzi a cosa ci si trova? A che gioco si sta giocando?

Le tesi sono svariate, da quelle accusatorie che puntano il dito contro pseudo giochi di potere che volutamente pilotano e condizionano i risultati delle gare attraverso l’operato corrotto degli arbitri, fino ad ipotizzare sia tutto del tutto casuale e frutto della fantasia contorta di chi risulta costantemente perdente sul campo.

Quale è la verità?

Alla prima ipotesi non vogliamo credere. Se lo facessimo, un nanosecondo dopo dovremmo oscurare il mondo calcio ed escluderlo dalla vita di ognuno di noi.

Alla seconda ipotesi, non si può credere, visto che è palese e sotto gli occhi di tutti certi episodi vadano inequivocabilmente, e non da ieri, in una direzione ben precisa.

Forse la verità sta nel mezzo. Gli arbitri italiani non riescono a non soffrire  di sudditanza psicologica. Un convincimento frutto di una storia, quella italiana, mai liberata dalle grinfie del potere non solo meritocratico.

Una storia ormai vecchia, nauseante. Una faccenda che inasprisce da anni gli animi degli appassionati di calcio e ne alimenta le tensioni con le opposte tifoserie.

Un cancro che ha sempre privato il Paese intero di quella cultura sportiva che tanto ci estasia quando la osserviamo vivere in Paesi lontani dal nostro.

L’ennesima negatività culturale della nostra bella Italia messa in evidenza dalla mano sapiente di un uomo non italiano, Rafa Benitez.

Proprio quell’allenatore che non ha dato a tutti i tifosi azzurri la certezza di rimanere alla guida del Napoli al termine di questa stagione. Il suo disgusto somatico, al termine della gara di ieri sera, è apparso evidente come il fuorigioco di Caceres. Il tecnico potrebbe andar via anche per questo.

Ma siamo in Italia, “ci può stare“.

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