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Sott’ E ‘Ngopp: Vigore e streghe, pressione e bellezza

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Benevento e Napoli

VIGORE: Il risultato finale tra Benevento e Napoli è il frutto di due compagini decisamente diverse nella qualità tecnica, e della guida tecnica sarriana che ormai è diventata sinonimo di competenza e mentalità vincente. Nonostante questo, nell’approccio e in diverse fasi del match sono mancate lucidità e cattiveria. Al Vigorito, insomma, un po’ di vigore in più avrebbe fatto comodo.

STORIE: Soprattutto il centrocampo azzurro è apparso scollato e poco incisivo. In particolare Jorginho, solitamente impeccabile come metronomo, ha sbagliato diversi passaggi piuttosto semplici. A voler essere cattivi, potremmo consigliare al brasiliano di passare meno tempo a condividere storie su Instagram e un po’ di più a concentrarsi sul prossimo match.

MERCATO: Per molti il primo pensiero, dopo l’infortunio di Mertens, è andato al mancato mercato di riparazione azzurro. Dal punto di vista mentale, oltre che nell’arricchimento della rosa, il Napoli avrebbe potuto dare un’ulteriore spinta a questa stagione per ora da fantascienza. Ma sostenere una grande squadra non equivale necessariamente a poter contare su una grande società.

STREGHE: Il Benevento prova a credere in una salvezza ormai lontanissima, scendendo in campo dopo una campagna acquisti di ottimo livello, con l’agonismo di chi vuole onorare la prima stagione storica in Serie A. Le streghe giocano con rabbia, e nei primi venti minuti mettono in difficoltà i partenopei. Pian piano il tasso tecnico viene fuori inesorabilmente, ma la strada intrapresa da De Zerbi sembra essere quella giusta,

MERITOCRAZIA: La VAR “salva” ancora gli azzurri, questa volta annullando un rigore viziato da un precedente fuorigioco. Probabilmente, senza l’uso della tecnologia, la squadra di Sarri avrebbe rischiato di ottenere qualche punto in meno, e il campionato forse sarebbe già in chiusura col solito predominio bianconero. E’ bello, in un mondo spesso ingiusto come quello del calcio, che un pizzico di meritocrazia in più determini i risultati.

PRESSIONE E BELLEZZA: Nonostante la prestazione sottotono, la notizia più bella arriva dalla totale mancanza, da parte degli azzurri, di paura. I sette gol della Juve contro la sua succursale neroverde rimangono un segnale importante, ma al Napoli di quest’anno frega poco degli altri. Come ha ribadito Sarri giusto una settimana fa “Il nostro obiettivo è la bellezza”.

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