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Spal-Napoli: palo e la grinta dei padroni di casa fermano gli azzurri sul pari

Spal Napoli

Il Napoli si ferma sul 1 a 1 contro la Spal, ospite a Ferrara; un’occasione persa, sia per le conclusioni non concretizzate che per la grinta dei padroni di casa.

Dopo i pareggi di Juventus ed Inter, arriva anche quello del Napoli in casa Spal. Gli azzurri non riescono ad andare oltre l’1 a 1 contro gli uomini di Semplici, che hanno giocato una partita fatta di grinta e resistenza (nel finale).

Il Napoli ha qualcosa da recriminare, soprattutto nelle occasioni non concretizzate, anche per via di un episodio dubbio. Da sottolineare la grandissima parata di Ospina che ha dimostrato, ancora una volta, che il colombiano non è solo un portiere di riserva.

Ma andiamo con ordine…

Spal con Petagna-Paloschi, per il Napoli Mertens-Insigne-Milik dall’inizio

Semplici sceglie la coppia d’attacco Paloschi-Petagna dal 1′ per la sua squadra; dietro di loro i classici cinque di centrocampo e la difesa a tre, tra i pali il solito Berisha.

Per Ancelotti invece c’è qualche novità, con Elmas che parte dal 1′ insieme ad Ospina; in attacco c’è la coppia Milik-Mertens, con Insigne ad agire sulla sinistra. Ancora una volta Malcuit e Di Lorenzo come terzini e la conferma per Luperto al fianco di Koulibaly.

Partita di grinta per la Spal, gli azzurri non riescono a scardinare il muro nel finale

Spal e Napoli hanno giocato una partita di grande intensità; i padroni di casa sono riusciti a farlo per buona parte della partita, con il finale chiuso nella propria metà campo a causa della qualità degli azzurri. Ancelotti sceglie di schierare il trio Insigne-Mertens-Milik, con una piccola variante.

Il belga è il giocatore che arretra maggiormente per giocare dietro le due punte Insigne-Milik; quasi un ruolo da trequartista per Mertens insomma. Elmas invece a destra si accentra per tutta la durata della sua partita, in modo tale da lasciare spazio per Malcuit di avanzare.

Di contro la Spal fa una partita metodica e di grinta, con difesa e ripartenze da manuale. Al 9′ è Milik a trovare il gol, con un gran tiro che sorprende Berisha e porta in vantaggio il Napoli; proprio con una ripartenza la Spal pareggia, sfruttando il lavoro dei due attaccanti e l’inserimento centrale di Kurtic, che segna.

Nel primo tempo il Napoli ha altre due grosse occasioni, una creata da Mertens da posizione decentrata ed un’altra con un rigore poi non concesso. Si chiude la prima frazione di gioco sul risultato di 1 a 1; il secondo tempo vede le due squadre ricominciare come hanno chiuso il primo.

La Spal si fa subito pericolosa su palla inattiva, dove Ospina si mette in mostra con una grande parata; con l’entrata di Fabian Ruiz, Callejon e Llorente il Napoli prende il possesso totale del campo e la Spal indietreggia. Con le due torri davanti, Llorente-Milik, il gioco degli azzurri diventa avvolgente e con tanto possesso palla.

Occasioni che cominciano ad arrivare da fuori area, grazie anche al lavoro delle due punte che mettono pressione alla difesa. Fabian Ruiz prende un palo pieno dal limite di area; Callejon sulla destra cerca di mettere palloni in mezzo in modo che i due attaccanti possano sfruttarli.

Spal che per quasi tutto il secondo tempo non si fa vedere in attacco e che ha difeso, con ordine e grinta, il pareggio ottenuto poco dopo il gol di Milik. Tatticamente la decisione di mettere i due attaccanti di peso crea più pressione alla difesa avversaria ma non ottiene gli effetti sperati. Il secondo tempo si chiude con il pareggio che determina il risultato finale.

Rammarico per il Napoli per l’occasione persa

Quella di ieri poteva essere una buona occasione per riacciuffare Juventus ed Inter; un po’ di poca precisione (sicuramente dovuto anche alle fatiche di Champions) ed una Spal vogliosa di fare bene impediscono ciò.

Rammarico, quindi, ma a fronte di una prestazione dove la squadra ha fatto il possibile per poterla vincere. La concretezza arriva con la lucidità ed il fatto di giocare ogni tre giorni (ed in più le partite con le nazionali) non aiuta. Mercoledì ci sarà l’Atalanta, che ne ha fatti sette all’Udinese riscattandosi dalla sconfitta con il City. Ci sarà da combattere.

 

fonte foto: ssc napoli.

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