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Tatticamente parlando: Real Madrid-Napoli 3-1

Il Real ha rimontato la rete iniziale di Insigne, terminando l’andata con un buon vantaggio.

Il Napoli si è presentato al Bernabeu, come promesso da Sarri in conferenza stampa, con la formazione più offensiva possibile. Solito 4-3-3 con Zielinski e Diawara a centrocampo. Zidane ha optato per lo stesso modulo, con la sorpresa James al posto di Lucas Vazquez. Il Napoli ha iniziato la gara passando subito in vantaggio con Insigne, alla prima occasione utile. Questo ha rafforzato l’atteggiamento offensivo del Real Madrid che ha schiacciato il Napoli nella propria area di rigore. Il gol di Benzema arrivato al 19′ non ha cambiato le cose, con il Napoli timido ma compatto in difesa, condannato da errori individuali che per poco non costano ulteriormente caro. Nella ripresa il Real allunga con due reti figlie di errori individuali della difesa del Napoli. Zidane inserisce Pepe al 71′ per l’infortunato Ramos, Vazquez per James al 76′ e Morata per Benzema all’81’. Nessun cambio tattico per il tecnico francese, al contrario di quanto accaduto con Sarri che, dopo l’ingresso di Allan per Zielinski al 75′ ha provato il tutto per tutto con il ritorno in campo di Arkadiusz Milik al posto di Hamsik. Il polacco si è posizionato come unica punta, terminale di un 4-2-3-1 riproposto sempre più frequentemente da Sarri. Il tecnico toscano può rimproverarsi molto poco dal punto di vista tattico. Prova di ciò è il punteggio, 3-1, a fronte della grande qualità degli avversari ma soprattutto della grande quantità di errori individuali commessi da gran parte degli azzurri. È stata decisiva la grande qualità dei blancos negli episodi decisivi, come il gran gol di Casemiro. Al ritorno il Napoli dovrà evitare tassativamente gli errori di carattere tecnico se vorrà avere possibilità di qualificarsi.

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