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Vaia: “Si può salvare il calcio con un tampone ogni 7 giorni. Questa la proposta possibile al CTS”

In diretta su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani e membro della commissione medica della FIGC:

“I buoni risultati giunti ad oggi, sono frutto di tante azioni positive messe insieme. Ci sono però altre responsabilità: sociali, ovvero di coloro che vestono cariche importanti e di ciò che comunicano; c’è bisogno che tutta la politica eviti le eccessive differenziazioni che in momenti come questi non servono, perché c’è bisogno di essere più coesione.

Sono stato il primo a mandare un messaggio d’attenzione ai giovani, ma dobbiamo dargli più spazi di socialità. Per me si possono riaprire gli stadi, ma le società dovranno farsi carico di un peso non ordinario. Gli steward o chi per essi dovranno essere attenti ai percorsi d’entrata e d’uscita.

È un tunnel dal quale usciremo, senza tornare indietro, ma c’è bisogno di remare tutti nella stessa direzione.

Barcellona-Napoli? Consideriamo i cittadini napoletani che vanno a Barcellona, devono essere screennati ed avere tutta la certezza che tutto il gruppo di italiani che si recano lì devono essere negativi. E devo avere la certezza che chi ospita è negativo.

Ci vuole una proposta di buon senso per quanto riguarda i tamponi, passare da ogni 4 a ogni 7 giorni è una proposta che può essere sottoposta al presidente Gravina e poi al CTS.

Milik-Osimhen? Viste le ultime gesta sportive del nostro ormai ex centravanti, credo che Osimhen sia un acquisto indovinato. Non solo dal punto di vista di prospettiva e plusvalenza, ma come si può adattare al gioco del Napoli. Non credo toglierà la maglia a Mertens, era già destinato ad essere il vice Insigne, il vice Milik e poi ci ha messo tanto impegno, tanta voglia e passione. Voglio vederli giocare insieme”.

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