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Ancelotti: “Non ho fatto fatica a dire di si a questo invito, mi incurioscisce questo aspetto della medicina”

A Cicerale c’è amico di Carlo Ancelotti, Gerardo Antelmo a cui il tecnico a fatto visita.

Il signor Antelmo ha deciso di creare un centro per bambini autistici e Ancelotti tempo fa gli promise di andarlo a trovare. Su Il Mattino l’amico del tecnico racconta che Ancelotti è partito dopo l’allenamento pomeridiano ed è arrivato da lui.

Ancelotti ha accanto sempre la moglie che lo ha accompagnato fino a Cicerale con molti doni ma sa anche che la sua presenza potrebbe attirare l’attanzione verso questo progetto. Il progetto del centro prevede terapie in acqua per bambini autustici.

Un altro amico di Ancelotti, Pino Posterato, racconta: “Carlo ha una grande umanità e generosità. Sembrano cose speciali ma queste cose per lui sono la normalità. E’ un uomo straordinario, sempre vicino a chi ne ha bisogno. Lo conosco da sette anni, si è sposato da noi”.

Dopo prende parola Ancelotti che dichiara a Il Mattino: “Non ho fatto fatica a dire di si a questo invito, mi incurioscisce molto questo aspetto della medicina, non ho la presunzione di fare un mestiere complicato  come queli dei professori e dei medici che si occupano di queste iniziative: il mio lavoro è molto più semplice, ma anche il nostro è un lavoro sulla psiche che è assai importante sugli atleti, non è solouna questione tecnica o fisica. Ma anche psicologica.

Sono onorato di appoggiare questa iniziativa per i bambini, perché siamo tutti papà e siamo tutti nonni. Credo che siamo tutti noi legati ai bimbi, che sono una speranza per stare sempre meglio. E allora sono qui per appoggiare questa iniziativa molto innovativa. E ne sono fiero.

A me piace vivere le mie esperienze calcistiche in questa maniera: conoscendo anche tutto quello che viene dal territorio dove ho deciso di vivere. Mi porta avanti la passione e si fanno grandi esperienze: il nostro è un lavoro relazioni con gli altri e se mi chiedi “Chi sei Tu?” Io rispondo che sono una persona che fa l’allenatore. Davanti a tutti c’è la persona e quello che si fa. E si prova a fare il meglio”.

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