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Bonucci, Sky: “Napoli da scudetto. Nazionale? Ventura non unico colpevole, bisogna cambiare un calcio in crisi”

Il difensore del Milan ha parlato ai microfoni di Sky Sport.

 

 

“Io sono sempre stato abituato a guardare le cose in positivo. Dobbiamo pensare oggi che abbiamo perso contro una squadra che punta allo scudetto e stiamo migliorando dal punto di vista dell’atteggiamento contro le grandi. La squadra c’è, bisogna fare un salto di qualità e nell’autostima perché ci può portare oltre l’ostacolo.

Le partite vanno giocate sempre, non ci regala niente nessuno anche se sulla carta da ora in avanti sembra che le partite diventeranno più facili. Non possiamo più permetterci passi falsi perché la situazione non è critica, ma può diventare mortale se non facessimo punti nel prossimo mese e mezzo.

Nazionale? C’è rabbia per quello che è stato e ci sarà sempre, abbiamo fallito qualcosa di veramente unico. E’ un peccato, ci rimettiamo tutti quanti. Purtroppo siamo mancati a livello di qualità e di talento. Guardando al futuro, al di là dei talenti che ci sono, seppur pochi, nelle grandi squadre, va migliorato il contesto. Prima il CT o un ribaltone? Ci vuole qualcosa che migliori il calcio italiano. Non si può andare avanti in questo modo, al di là di chi siede sulle poltrone. Bisogna mettere delle regole che favoriscano lo sviluppo come altre nazioni hanno fatto quando hanno passato una fase di crisi come la nostra di adesso.

Ventura non è l’unico colpevole. E’ brutto e riduttivo pensare questo. Le colpe sono da dividere se siamo arrivati a questo, noi ci siamo messi sempre a sua disposizione. L’eliminazione non arriva perché c’è Ventura in panchina, abbiamo tralasciato qualche piccolo segnale che dal 2010 ci stava dando il nostro calcio. Mentre gli altri migliorano e crescono, noi ci siamo sempre affidati alla buona sorte o al fatto che le cose prima o poi si sistemano. Ora è il momento di fare qualcosa che migliori tutto, il calcio, i giovani, le strutture. Ridurre tutto al CT è una cosa di basso livello. Ancelotti? Per lui parla la sua carriera, darebbe una grande spinta a tutto il movimento, ma non è il CT che cambia le cose, da solo può fare poco.

Ci sono tanti giovani che non hanno l’esperienza per giocare partite decisive. Altrove, in altri campionati giocano titolari anche in Champions, vincono. Noi ci affidiamo a giovani che o non giocano o giocano in squadre di seconda fascia. Ci manca il ricambio, che è composto da giocatori forti, di grande futuro, ma che non hanno opportunità di fare esperienza”.

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