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Bruno Giordano: “Il Napoli doveva essere nella lotta scudetto fino all’ultima giornata. Mertens? Spero resti a Napoli”

Bruno Giordano

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Bruno Giordano, ex calciatore.

Di seguito le sue parole:

Vincere è sempre difficile, ma il Napoli doveva essere nel discorso scudetto fino all’ultima giornata. Purtroppo quelle partite hanno complicato il percorso e vanificato il bel percorso fatto. Il 10 maggio ’87 è una data storica non solo sotto l’aspetto sportivo, ma per tutta Napoli. Vedere il popolo azzurro in festa in tutto il mondo resterà indelebile. Maradona mi diceva sempre : “Ricordati che ogni giorno che passa saremo sempre più grandi” e ogni tanto queste parole mi vengono in mente.

Lui aveva già capito che ripetersi era difficile. Il Napoli ci è andato diverse volte vicino in questi anni, ma non ci è mai riuscito. Nel libro scritto con Bagni “Che vi siete persi…” raccontiamo come vivevamo il ritiro prima delle partite, il nostro arrivo, il nostro addio, non voluto da noi, c’è tanto da raccontare e lo abbiamo fatto sia per chi lo ha vissuto quel periodo che per chi ne ha sentito solo parlare.

Mertens? Se dovesse arrivare Mertens alla Lazio, a Roma dico sempre che garantisco io perchè è un giocatore straordinario, integro e che ha ancora tante motivazioni. Spero resti a Napoli perchè quella è casa sua, è voluto molto bene ed è un campione vero, non uno sconosciuto. Tolto Insigne, togliendo anche Mertens, Napoli perderebbe un gran pezzo di valore. Non conosco le dinamiche del contratto, ma credo che se Mertens e il Napoli facciano entrambi un passo in avanti, l’incontro si trovi.

Se andasse via anche Koulibaly, si perderebbe la guida del mondo Napoli e poi anche a livello tecnico-tattico è difficile da rimpiazzare, ma se De Laurentiis parla di scudetto, potrebbe aver in mente anche grandi nomi per il Napoli del futuro. Spalletti non ha inciso poco sul campo, in sede di mercato invece credo che solo 4 o 5 giocatori possano andare dal presidente e battere cassa. Solo allenatori come Ancelotti, Klopp, Guardiola o Conte possono incidere in sede di mercato, tutti gli altri devono essere aziendalisti.”

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