Rassegna Stampa

CdS – Dzemaili: “Cina modello da seguire”

Dzemaili

Blerim Dzemaili protagonista dell’intervista del Corriere dello Sport, dove parla di come la Cina ha gestito l’emergenza Coronavirus.

Di seguito potete leggere le parti salienti dell’intervista a Dzemaili:

Sono ancora a Hong Kong, quando rientrerò a Shenzhen mi dovrebbero fare il tampone ed anche se negativo dovrei comunque rimanere quindici giorni in quarantena. In Cina hanno un’organizzazione perfetta che tutti dovranno seguire.

La Cina ha saputo sconfiggerlo, sin dal paziente zero e quando hanno sigillato le case. Tutti dovranno agire così, perché per mantenere la vita uno deve essere disposto anche a duri sacrifici. Sono in ansia per mio figlio che è con la mia ex moglie da un’altra parte.

Due cose mi hanno spinto ad andarmene, l’interesse che avevo ed il fatto che il Bologna non mi aveva proposto ancora il rinnovo. Mihajlovic mi ha detto di fare quello che sentivo e la sua notizia non ci ha ammazzato, anzi. Sentivamo le sue urla ed i suoi rimproveri.

Lo staff, poi, non si è mai sostituito a lui ed è stato grande. Sinisa ci ha sempre detto che dovevamo giocare per i colori e la società e non per lui, anche se una reazione nervosa l’abbiamo avuta. Il momento che non mi dimenticherò mai è quando ce lo siamo ritrovati in albergo due ore prima della partita contro il Verona.

Anche senza Sinisa sarebbe stata dura, perché al Bologna manca un attaccante da 15-20 gol. Solo con un attaccante così il Bologna può puntare all’Europa. Tomiyasu è una forza della natura, diventerà un grandissimo; Soriano è il più importante.

Nel caso in cui il campionato non si riesce a riprendere, per me la soluzione è playoff per lo scudetto, playoff per il settimo posto e playout salvezza. Anche tutte le squadre che sono in una posizione comfort, però, dovrebbero tornare in campo.

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