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Juventus: le regole vanno rispettate

higuain

 

In casa Juventus negli ultimi giorni abbiamo assistito a parecchie fughe dalla quarantena per raggiungere le proprie famiglie.

Il Corriere dello Sport nell’edizione odierna ha provato a fare un’analisi della situazione:

Molti che si sono chiesti ieri, per esempio: «Perché Higuain (ma anche Khedira o Pjanic) sì e noi no?».

Sintesi semplicistica, ma efficace, senza dover necessariamente scivolare tra codici e codicilli, si può provare a rispondere così.

Higuain sì (ma anche Khedira o Pjanic) e noi no, perché dei cittadini “normali”. Dopo essere stati a contatto con un positivo al Covid-19 se asintomatici devono attendere 14 giorni non potendo fare gli ormai famosi tamponi. Mentre i calciatori della Juve hanno potuto effettuare tutti i controlli del caso pur non riscontrando alcun sintomo esaurito il periodo di incubazione (3-7 giorni).

Non che solo i bianconeri siano diversi. Lo sono forse tutti i calciatori di serie A in contesti simili, come testimoniato dalla lunga serie di casi di «positivi ma asintomatici».

Insomma non ci sarebbero stati motivi per impedire il viaggio a Higuain, Khedira e Pjanic, essendoci stata a monte una situazione che non è stata gestita con la quarantena.

Il che porta all’ultima, ma non unica, domanda rimasta. Perché non è stata imposta la quarantena se nell’Ordinanza del Ministero della Salute «è fatto obbligo alle Autorità sanitarie territoriali competenti di applicare la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per giorni quattordici, agli individui che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva al Covid-19»?

Evidentemente quello tra calciatori non è stato ritenuto un contatto stretto. Oppure c’è stato un errore, grave.

Lasciando spazio a tutta un’altra serie di domande e considerazioni che la gente della strada, anzi la gente costretta in casa, continuerà a farsi guardando a questa situazione.

Il pezzo completo sul Cds.

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