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La memoria, come la bellezza per salvare il calcio: Istituire la “Giornata della facoltà di ricordare”

Ricordare per non dimenticare e per costruire un futuro migliore. Regola aurea che vale sempre e allora perché non istituire una ‘Giornata della facoltà di Ricordare ’ anche nel mondo del calcio dove tutto si dimentica troppo in fretta?

 

 

Una provocazione o forse una una proposta, ovviamente dimensionata al contesto cui si riferisce e fatte salve le debite proporzioni rispetto a ben altre ‘Giornate della Memoria’.

Con un nome diverso per non creare equivoci e scatenare inutili polemiche.

Oggi si discute di quanto accaduto a Milano in occasione del match tra Inter e Juventus e c’è chi sottolinea come un titolo si assegni dopo 38 partite e non una.

Giusto ma è sempre la somma che fa il totale.

La somma di episodi, dubbi o certi non sanzionati o sanzionati male da il risultato finale che resta monotonamente uguale a se stesso.

La storia non cambia, il nome delle squadre penalizzate si ma chi paga il prezzo più alto è il calcio italiano che perde sempre.

Allora l’idea semplice ma concreta: ricordare per non buttare tutto nel calderone mediatico che cuoce sempre a fuoco alto e brucia ogni cosa.

Passioni, ingiustizie, storie, sogni cullati e mandati in frantumi, un flusso immenso di sentimenti al quale va data la giusta dignità.

Si scelga una data e ogni anno quel giorno verrà dedicato al diritto – necessità di ricordare tutto quello che c’è stato di sbagliato nel passato per mantenere sempre alta l’attenzione.

Per aiutare chi decide ad evitare errori irrimediabili ma, soprattutto, per cancellare la sgradevole sensazione di aver amato invano perché il destino dell’amato era già segnato.

La bellezza ma anche la memoria possono cambiare il mondo.

Bel calcio a tutti.

 

Fonte foto: Napoli

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