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Milan-Napoli: una timida reazione al momento no, ma non basta

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Milan e Napoli non sono andate oltre il pareggio nella partita di ieri pomeriggio; gli azzurri hanno fatto meglio della partita contro il Genoa, ma non è abbastanza.

Una reazione rispetto alla partita contro il Genoa si è vista, da parte del Napoli, ma non è ancora quello che basta per superare la crisi. Tra Milan e Napoli è finita in pareggio, 1 a 1 per la precisione, e la partita ha visto affrontarsi due squadre con difficoltà serie ma quasi opposte.

Se per i rossoneri i problemi sono principalmente in campo e la difficoltà nel trovare il gol con i suoi attaccanti, per gli azzurri sono quelli già noti. Il trambusto dopo la partita contro il Salisburgo ha lasciato evidenti segni che sono ancora del tutto visibili e ci vorrà più tempo del previsto per superarli.

Ma andiamo a vedere la partita con ordine, partendo dalle scelte dei due allenatori.

Napoli con l’inedita coppia Insigne-Lozano. Pioli deve rinunciare a Suso

Ancelotti sceglie di non schierare Fabian Ruiz per questa partita e di proporre un’inedita coppia in attacco: Insigne-Lozano. Cambio anche in difesa, dove era dato per certo Manolas al fianco di Koulibaly ed invece è stato Maksimovic il prescelto.

Per il centrocampo invece la novità riguarda Elmas a sinistra, nelle restanti posizioni tutti quelli che ci si aspettava. Il Milan invece ha dovuto rinunciare a Suso all’ultimo momento: al suo posto Rebic. A centrocampo, causa assenze di Bennacer e Calhanoglu, ci sono Biglia ed il ritorno di Bonaventura.

Il Napoli ci prova con un Milan organizzato, ma alla fine è solo pareggio

Napoli e Milan se la sono giocata al meglio delle loro possibilità nel pomeriggio di ieri, considerate le difficoltà che hanno. Per gli azzurri si trattano di difficoltà soprattutto mentali, mentre per i rossoneri è il campo che da più problemi con i gol a mancare.

Le due squadre hanno cercato di fare la propria partita, con Ancelotti che ha provato a far dare un’interpretazione diversa dai suoi uomini. Nel primo tempo la coppia inedita di attacco, composta da Insigne e Lozano, ha mostrato di saper dialogare con particolare efficacia.

Soprattutto il messicano ha messo in difficoltà la difesa rossonera con le sue accelerazioni ed i suoi dribbling. Con Hysaj che si è preoccupato più di difendere che di attaccare, è stato Di Lorenzo quello che ha spinto di più; il terzino però non ha trovato un valido appoggio in Callejon, apparso spento e poco incisivo.

Nella prima frazione di gioco si sono visti più sprazzi di gioco e di tattica; il Milan ha provato a sfruttare il ritrovato Bonaventura con le sue sortite palle al piede ed i suoi inserimenti (trovando anche il gol). Purtroppo per loro però Piatek rimane ancora un’ombra di quello che era la scorsa stagione.

Per quanto riguarda gli azzurri, oltre a Lozano c’è stato Allan che è tornato a dare i giusti equilibri al centro del campo (tra i migliori sicuramente). Gli azzurri hanno provato ad imporre il proprio gioco per tutta la durata della partita, fatta di alternanza tra inserimenti centrali ed azioni manovrate.

Il Milan d’altro canto ha provato a sfruttare Piatek, con scarsi risultati, e a cercare soprattutto Theo Hernandez, ancora una volta tra i migliori dei rossoneri. I gol nascono da una magia di Insigne, dove Lozano si è fatto trovare pronto, e quello di Bonaventura con un grande assist di Krunic.

La seconda frazione di gioco è stata più fisica che altro, con il Napoli che con il passare dei minuti ha cominciato a prendere il sopravvento. L’ingresso di Llorente, poi, ha fatto sì che il Napoli cercasse di più il fondo per mettere cross nell’area di rigore. Le occasioni ci sono state, ma alla fine il pareggio sembra più che giusto.

Testa al Liverpool, ma c’è bisogno di altro per l’impresa

Il Napoli si ritrova a reclamare l’ennesimo palo preso ma ancor di più deve ritrovare lo smalto perso. Non è apparso incisivo come l’inizio di stagione e in prossimità della sfida al Liverpool questo è un problema. Ad Anfield ci sarà bisogno di un altro Napoli per riuscire nell’impresa.

Un’impresa che ora come ora sembra quasi impossibile, ma si sa: nei momenti di maggior difficoltà si può trovare la forza per ripartire.

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