Editoriale

Napoli: Riapre il Luna Park più divertente d’Italia

Il Napoli torna a casa dopo un mese in cui aveva raccolto baci e abbracci in giro per l’Italia.

Dal Trentino all’Abruzzo, migliaia di donne, uomini e bambini vestiti d’azzurro hanno raccontato la storia più bella nella trama deprimente e patetica del calcio italiano.
Gli azzurri, tornano al Maradona con lo scudetto cucito sul petto, ad accoglierli un popolo fiero che quello scudetto ha già trasformato in leggenda.
Il Napoli, vince facile contro un avversario troppo debole per i campioni d’Italia ma ha ragione Garcia quando dice che bisogna essere più concreti, segnare di più e mettere il risultato in sicurezza.
Nel calcio, ci sono troppe variabili, pericolose e incontrollabili come le prestazioni insufficienti degli arbitri e le loro interpretazioni sbalorditive.
Tornando al campo, ci sono da valutare i 15/20 minuti nei quali il Napoli si è schiacciato consentendo al Sassuolo di palleggiare e la posizione di Lobotka che oggi è meno centrale nello sviluppo del gioco.
La scelta di modificare le trame di gioco era inevitabile, per rendere inefficaci antidoti già sviluppato dagli avversari nella passata stagione ma Lobotka è un giocatore talmente straordinario che deve avere la giusta collocazione.
Il fatto che la squadra si sia schiacciata potrebbe, anche, essere stata all’ origine una scelta per far aprire gli avversari ma se l’idea era questa, si è costruito male in quei venti minuti.
Per il resto, il caldo è ancora troppo e le gambe pesanti ma la consapevolezza della forza mantiene il Napoli su una linea di galleggiamento che gli consente di filare veloce pure se le macchine non sono al massimo dei giri e che fa scorrere sotto la chiglia,anche, l’onda lunga degli strafalcioni arbitrali.

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