Rassegna Stampa

Reina: “Che spavento per il coronavirus, a Monaco ho capito che Napoli è la mia dimensione naturale”

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L’ex portiere del Napoli pepe Reina, oggi all’Aston Villa, ha rilasciato un’intervista che èpossibile leggere in versione integrale sul “Corriere dello Sport” oggi in edicola e della quale vi proponiamo un breve estratto.

“Sono stato isolato dopo aver accusato i primi sintomi del virus. Febbre, tosse secca, un mal di testa che non mi abbandonava mai, quel senso di spossatezza. L’unico spavento quando per venticinque minuti mi è mancato l’ossigeno, come se la gola si fosse improvvisamente ristretta e l’aria non riuscisse a passare. I primi sei, otto giorni li ho trascorsi chiuso in una stanza.

Napoli è la mia dimensione naturale, a Monaco me ne accorsi subito, mi resi conto che volevo una vita diversa, esattamente quella che avevo lasciato. Aggiungici che al Bayern ero dietro a Neuer, la volontà di rientrare fu immediata.

Non avrei potuto fare una scelta migliore, posso assicurare che non mi sono mai divertito tanto a giocare come nei tre anni di Napoli con Sarri. Non vedremo mai più una squadra muoversi in quel modo. Sarri riuscì a portarci al di sopra di limiti e potenzialità. 

Dissapori con De Laurentiis? Il Napoli avrebbe dovuto riscattarmi dal Liverpool, non si trovavano i numeri e quindi dovetti cercare un’altra squadra. Fu il presidente a riprendermi.

In quegli anni avete visto il miglior Koulibaly, il miglior Mertens, un Allan strepitoso, Albiol una guida formidabile, il contributo prezioso di Callejon e Insigne. A un certo punto della seconda stagione sembrava che giocassimo a memoria. Non c’erano primedonne, ma grande disponibilità e umiltà, il nostro leader era il gioco che ci aveva insegnato lui”. 

 

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