Primo Piano

Tatticamente parlando: Napoli-Juventus 1-1

Gli azzurri non riescono ad andare oltre il pari contro i bianconeri.

Finisce 1-1 il big match del San Paolo tra Napoli e Juventus. Una partita speciale per diversi motivi, tra cui il ritorno di Higuain al San Paolo. Un incontro, l’ennesimo, tra due grandi allenatori: Sarri e Allegri. Mai come stasera, i due toscani hanno dimostrato di intendere il modo di allenare e mettere le proprie squadre in campo agli antipodi.

Stasera sono emerse differenze enormi nell’approccio alla partita di Napoli e Juve. Le scelte di Allegri lasciavano pochi dubbi del resto: Lemina alto a destra era un segnale ben chiaro sin dal momento in cui sono scese le squadre in campo. La rete dei bianconeri al 7′ a firma di Khedira ha sicuramente favorito un certo andamento del match, ma gli azzurri avevano iniziato ad imporre il proprio gioco sin dal primo minuto. Tendenza che è andata via via consolidandosi con il passare dei minuti, addirittura anche dopo il pareggio del Napoli. Allegri ha affrontato Sarri in maniera intelligente: la Juve era cortissima ed ha creato una densità nella propria metà campo a causa della quale è stato molto complicato trovare spazi per il Napoli. I bianconeri hanno però dovuto rinunciare quasi del tutto ad attaccare, totalizzando appena 4’59” di possesso palla nella metà campo del Napoli nell’intera partita. Il gioco degli azzurri ha messo in difficoltà i bianconeri nonostante le difficoltà a scardinare la loro retroguardia molto compatta, con 13 tiri totali.

Sarri ha scelto il tridente leggero e l’ha lasciato in campo per l’intero match, i tre cambi – Zielinski per Allan, Rog per Hamsik e Ghoulam per Strinic – non sono andati a modificare quasi nulla dal punto di vista tattico. Stesso discorso per quanto riguarda i cambi bianconeri, con le differenze che si sono limitate alle caratteristiche dei calciatori entrati rispetto a quelli che gli hanno lasciato il posto: Cuadrado per Lemina, Dybala per Marchisio con lo spostamento di Pjanic nei due di centrocampo e poi l’uscita dello stesso bosniaco per Rincon all’87’.

In definitiva, il Napoli avrebbe probabilmente meritato qualcosa in più da questa partita. Allegri ha messo in campo la Juve con il massimo del pragmatismo ma sicuramente quella di stasera non è stata la miglior tappa di avvicinamento allo scontro con il Barcelona che l’allenatore toscano potesse desiderare. Mercoledì ci sarà l’occasione di vedere un’altra partita tra queste due grandi squadre, partendo dal 3-1 dello Stadium all’andata della semifinale di Tim Cup.

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top