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Vicenza, bambini intonano cori razzisti contro i Napoletani

Ancora un caso di discriminazione territoriale durante una partita di calcio. Ancora cori razzisti nel calcio.

 

Ben diverso il luogo rispetto a quanto accaduto a San Siro lo scorso 26 dicembre in occasione di Inter-Napoli con i cori contro il difensore senegalese Kalidou Koulibaly o alla Dacia Arena di Udine il 24 novembre scorso durante Udinese-Roma, con i cori delle due tifoserie unite contro i napoletani. Stavolta il brutto episodio è andato in scena a Marola di Torri di Quartesolo, durante la partita Prix Marola-Montebello di Prima Categoria Veneta di domenica 6 gennaio e terminata con il punteggio di 4-1 per il Montebello. Anche stavolta, come a Udine, durante il match ci sono ascoltati cori razzisti e insulti verso i meridionali, ripetuti e insistenti fino al fischio finale. Anche alcuni bambini presenti al campo sportivo per assistere all’incontro si sarebbero aggiunti ai cori di scherno contro i napoletani, urlati durante la partita.

Il giorno dopo il Prix Marola ha ribadito l’estraneità ai fatti, precisando che «durante il corso della partita i giocatori del Marola sono stati accostati alla città di Napoli per il colore di rappresentanza bianco-azzurro e conseguentemente “offesi” con cori che non riteniamo opportuno ripetere e pertanto disconosciamo in toto cori in tal senso discriminatori». L’episodio, confermato dai dirigenti del Marola, tuttavia viene smentito dalla dirigenza del Montebello, che, in attesa delle decisioni del giudice sportivo, annuncia azioni legali.

Fonte Corriere Veneto

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