Editoriale

Gattuso non pettina le bambole, non gioca a Risiko ma ha una voglia matta di fare bene

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Gattuso ci mette la faccia e non gioca a nascondino, non pettina le bambole, non si diverte con il Risiko, per conquistare il mondo, ma cerca, attraverso il lavoro, di riportare ordine alla sua squadra.

 

Gattuso ci mette la faccia e chiede dolcezza e sostegno per i suoi ragazzi “Che tanto hanno dato alla società e alla città”. Confessa la voglia matta di fare bene per non sprecare una grande opportunità. Sempre con il massimo rispetto ed una sana umiltà non usa giri di parole, né frasi di circostanza per ribadire le differenze operative con il suo maestro “Voglio che il Napoli vorrà in modo diverso, io lavoro molto sull’intensità”. Ringrazia la squadra per la disponibilità e la società per l’accoglienza ma soprattutto ha un obiettivo far ritrovare al Napoli equilibrio. Il male oscuro che ha aggredito e consumato il Napoli è stata la mancanza di equilibrio tattico. La difficoltà nel riuscire ad interpretare i momenti della partita e fare le due fasi in modo fluido. Servono codici tattici chiari e definiti, serve esercizio e applicazione, serve “Ritornare a fare quello che questa squadra faceva benissimo”. Ritorno al passato per affrontare il futuro, certezze, continuità e fiducia ma non solo. Gattuso ha rimesso i tifosi al centro di tutto. La squadra ha bisogno di loro, ha bisogno di uno stadio pieno e tifoso, ha bisogno di emozionarsi. Il calcio è questo, non solo codici e corsa ma è anche fortuna. Il calcio per funzionare ha bisogno di dare un calcio alla sfortuna, alla paura e al pessimismo. Aiutati che Dio ti aiuta.

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